Tra pause pranzo troppo brevi e caldo di stagione insopportabile, c’è chi preferisce pranzare con un pasto sostitutivo al classico primo e secondo piatto. Prima di optare per barrette, beveroni e smoothie dolci e salati, però, è bene prestare attenzione all’etichetta nutrizionale per utilizzare questi cibi nella miglior maniera possibile.
Sono sempre di più le persone che ricorrono ai pasti sostitutivi per rimettersi in forma in meno tempo. Complici il caldo e le ferie imminenti, la tentazione di sostituire il pranzo o la cena velocemente è molto forte, ma occorre tenere a mente che non tutti i prodotti in commercio sono uguali, bisogna prestare particolare attenzione all’etichetta e al contenuto di grassi e zuccheri in essi contenuti.
Non tutte le barrette proteiche e dei pasti sostitutivi hanno passato la prova del Regolamento Europeo. Quelle che rispettano la normativa, devono avere un apporto calorico compreso tra le 200 e 400 calorie per pasto; le calorie provenienti dalle proteine devono coprire tra il 25 e il 50% delle calorie totali; le calorie provenienti dai grassi non devono superare il 30% delle calorie totali.
I pasti sostitutivi sono da ritenersi validi in caso di “emergenza” e non come abitudine alimentare. Il mix di vitamine e nutrienti presenti nei pasti sostitutivi non può riprodurre in alcun modo ciò che garantisce una dieta sana e bilanciata, composta da tutto ciò di cui ha bisogno il nostro organismo. Esistono prodotti buoni con valide proprietà nutritive per composizione, ma difficilmente hanno la completezza di un pasto equilibrato.
Quindi, sì ai pasti sostitutivi “una tantum”, no ai pasti sostitutivi come abitudine. L’alimentazione sana è sempre la scelta migliore.
