In effetti potrebbe sembrare strano, ma in realtà il vaccino per la stagione influenzale che deve ancora arrivare ha iniziato il suo ciclo di produzione già lo scorso Febbraio.
Le previsioni da parte dell'OMS sulla diffusione sia qualitativa che quantitativa dei virus sono elaborate osservando quanto accaduto nella stagione invernale che precede la nostra, ossia quella che sta finendo nell'emisfero australe; nel mese di febbraio arrivano i primi risultati e fino a maggio milioni di uova di pollo vengono inoculate con ceppi virali e lasciate incubare per permettere al virus di moltiplicarsi. Quindi si procede alla raccolta del siero virale, che viene purificato in diverse fasi, filtrato e trattato per frammentare e uccidere il virus: se ne conservano solo gli antigeni di superficie, ossia le sostanze che inducono una risposta immunitaria.
A determinare la stagione influenzale sono soprattutto la novità dei virus e le condizioni meteo. Se la stagione invernale è molto ballerina come sono questi primi momenti, allora prevarranno i virus para-influenzali (ce ne sono 262 diversi tipi!). Se il freddo è pesante e continuativo, con molta umidità e temperature basse che si prolungano, si diffondono con più facilità i virus influenzali veri e propri. Per correre ai ripari abbiamo a disposizione i vaccini influenzali: di tipo trivalente - che contiene, e protegge da, 2 ceppi di virus A (A/H1N1 e A/H3N2) e 1 ceppo di virus B (B/Victoria o B/Yamagata) - oppure quadrivalente (o tetravalente) che contiene 2 ceppi A e 2 ceppi B, ed è la scelta raccomandata dall'OMS.
In futuro tutti i vaccini diverranno quadrivalenti, ma ad oggi non tutte le aziende sono riuscite a produrli in tempo. Quindi in commercio troviamo diversi vaccini: quadrivalente, trivalente, trivalente adiuvato. Gli adiuvati sono pensati per aiutare la risposta immunitaria, ma al momento non esiste un quadrivalente adiuvato: se ne stanno ancora studiando gli effetti.
Per chi ne volesse sapere di più https://youtu.be/JQZetverqPo
